COMPRARE TITOLO NOBILIARE DI CONTE (I)

Comprare titolo nobiliare di Conte è un’opzione a disposizione dei nostri clienti. Se siete interessati contattateci, per favore.

Durante il regime feudale era consuetudine storica acquistare titoli di Conte. Attualmente, in virtù di determinate norme giuridiche è ancora possibile entrare in possesso di un titolo nobiliare feudale, non direttamente con un atto di compravendita ma tramite un procedimento legale.

Il titolo nobiliare di Conte, come abbiamo visto per altri titoli nobiliari, ha origini storiche che è necessario descrivere.

Come già anticipato in un altro momento, le sue radici e basi si possono trovare di nuovo nel periodo storico concreto del Dominato, durante il Tardo Impero Romano.

Tra il seguito imperiale erano presenti, oltre ad alcune persone che occupavano piccoli posti o cariche di fiducia per gli imperatori, altre che non svolgevano nessuna funzione specifica. Tutti loro accompagnavano l’imperatore nei suoi viaggi e spostamenti, ed erano chiamati tutti con il sostantivo latino comites o, in singolare, comes, che significa accompagnante. Ma, come abbiamo detto, nessuno di questi accompagnanti seguiva uno statuto legale o burocratico prestabilito.

La situazione si invertì agli inizi del IV secolo, per via delle riforme dell’Imperatore Costantino I, chiamato il Grande, il cui regno andò dall‘anno 306 al 337. Costantino avviò un’ambiziosa riforma politica e tra le misure adottate vi fu che le più alte cariche della corte imperiale dovevano essere occupate da coloro che ricevevano il titolo di accompagnanti o comes.

A titolo di esempio, possiamo citare il comes dispositonum, incaricato di dirigere e coordinare la Cancelleria Imperiale. Il comes rei privatae, incaricato di controllare ed amministrare il patrimonio privato dell’Imperatore e gli affari della famiglia imperiale. Il comes sacrarum largationum, che si incaricava di emettere moneta, di riscuotere le tasse, le imposte ed i dazi doganali. E molti altri la cui descrizione risulterebbe prolissa.

I Conti svolsero anche importanti funzioni governative e militari come aiutanti dei Duchi nell’amministrazione delle province dell’Impero.

La profonda crisi vissuta dall’Impero Romano d’Occidente a partire dalla seconda metà del III secolo provocò una sempre maggior presenza di Conti nella zona delle frontiere imperiali. Effettivamente, di fronte alla crescente pressione dei popoli germanici, gli imperatori avevano sempre più bisogno di Conti per un’efficiente amministrazione e difesa dei territori, in aiuto dei Duchi.

Con le sue modifiche, questo schema passò al Sacro Romano Impero, dopo essere stato adottato da Carlo Magno, a partire dalla sua incoronazione a Roma nell’anno 800 da parte del Papa Leone III.

Gli imperatori successivi seguirono la tradizione romana e l’esempio di Carlo Magno, cosicché il titolo di Conte si consolidò pienamente nel trascorso dei secoli nella struttura del Sacro Romano Impero.

Influì anche il Capitolare di Carlo il Calvo promulgato a Kierzy il 14 giugno 877, con il quale divenne ereditario, caratteristica di cui non aveva goduto fino ad allora.

In tale momento il titolo di Conte fece un passo in avanti fondamentale e passò da carica imperiale a titolo nobiliare trasmesso agli eredi alla morte del titolare.

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COMPRARE TITOLO NOBILIARE DI MARCHESE (I)

Comprare titolo nobiliare di Marchese è un’opzione a disposizione dei nostri clienti. Se siete interessati contattateci, per favore.

Durante il regime feudale era consuetudine storica acquistare titoli di Marchese. Attualmente, in virtù di determinate norme giuridiche è ancora possibile entrare in possesso di un titolo nobiliare feudale, non direttamente con un atto di compravendita ma tramite un procedimento legale.

Il titolo nobiliare di Marchese affonda le sue origini storiche nei primi tempi dell’Impero Carolingio, restaurazione dell’Impero Romano d’Occidente realizzata da Carlo Magno a partire dall’anno 800.

Superati i confini del Regno dei franchi ed incoronato Imperatore dal Pontefice Leone III, Carlo Magno intraprese una serie di fortunate campagne militari che gli permisero di conquistare immensi territori in Europa. Decise quindi di ispirarsi al modello del Dominato romano e suddivise i suoi nuovi territori in Ducati governati ognuno da un Duca.

Tuttavia, Carlo Magno dimostrò una miglior visione d’insieme della problematica dell’amministrazione dell’Impero. Cosciente dei gravi problemi sofferti per secoli dall’Impero Romano d’Occidente a causa della pressione dei saccheggi ed invasioni dei popoli germanici, che sottraeva enormi risorse economiche e impegnava grandi quantità di risorse militari, concentrò la sua attenzione sulle province di confine dell’Impero. Evidentemente erano quelle che avrebbero sopportato la pressione maggiore da parte dei nemici esterni.

Diede quindi ai territori di confine uno statuto speciale. A differenza di altri territori, nelle zone di confine creò le Marche, un ente politico ed amministrativo nuovo nell’Impero. Allo stesso tempo, non era per niente incompatibile che una Marca formasse parte di un Ducato.

Come in altri casi, il governo della Marca doveva essere affidato ad un ufficiale imperiale dotato di un titolo che gli conferiva una serie di poteri. In tal modo, a capo di ogni Marca venne messo un Marchese, una persona investita del titolo di Marchese.

Come per i Duchi, nei primi tempi i Marchesi erano più una carica politica e militare che un titolo nobiliare. Le loro funzioni erano quelle di governare ed amministrare il territorio, riscuotere le tasse ed amministrare la giustizia. Erano anche a capo di tutte le truppe della Marca, un potere particolarmente importante dato che erano le Marche i territori più facilmente sottoposti ad attacchi dall’esterno. Anche in ambito strettamente castrense svolgevano un’importante funzione, che era quella di attivare il reclutamento e mobilitazione delle truppe di riserva in caso di conflitto bellico.

In questa epoca il titolo nobiliare di Marchese veniva concesso solo a titolo vitalizio, ovvero, per la durata della vita della persona alla quale veniva conferito.

In seguito, il titolo di Marchese divenne ereditario ed acquisì la natura nobiliare che conservò per secoli. Ciò avvenne con il Capitolare dell’Imperatore Carlo il Calvo promulgato il 14 giugno 877 a Kierzy. Dopo la sua entrata in vigore, il titolo nobiliare di Marchese iniziò a trasmettersi agli eredi del titolare e a passare da una persona all’altra di generazione in generazione.

Comprare titolo nobiliare di Duca è una specialità del nostro Studio Legale. Se siete interessati, contattateci, per favore, ed uno dei nostri professionisti si metterà in contatto con voi.

COMPRARE TITOLO NOBILIARE DI DUCA (I)

Comprare titolo nobiliare di Duca è un’opzione a disposizione dei nostri clienti. Se siete interessati contattateci, per favore.

Durante il regime feudale era consuetudine storica acquistare titoli di Duca. Attualmente, in virtù di determinate norme giuridiche è ancora possibile entrare in possesso di un titolo nobiliare feudale, non direttamente con un atto di compravendita ma tramite un procedimento legale.

Il titolo nobiliare di Duca ha le sue origini storiche nel Dominato, nell’ultima fase storica dell’Impero Romano d’Occidente.

Etimologicamente, la parola Duca viene dal sostantivo latino Dux, che significa leader, generale o guida. A Venezia si trasformò nel termine Doxe, per poi passare alla lingua italiana come Dogo.

Il titolo di Dux o Duca fu storicamente e tradizionalmente applicato a tutti i leader militari, romani o meno. Ma a partire dal secolo III d.C. tutto ciò iniziò a cambiare.

Infatti, per via della pressione dei popoli germanici sulle frontiere orientali dell’Impero, gli imperatori romani si resero conto della necessità di una profonda riforma dell’amministrazione e dell’esercito imperiali.

Così, durante il regno dell’Imperatore Diocleziano (284-305), il Duca si convertì in una vera e propria magistratura militare e politica dell’Impero. In un primo momento, le loro competenze erano esclusivamente militari, dato che comandavano gli eserciti che garantivano la difesa di ognuna delle province dell’Impero.

Tuttavia, con le riforme politiche ed amministrative nella suddivisione dell’Impero realizzate da Diocleziano, i Duchi acquisirono poco a poco competenze di tipo politico ed anche governativo.

L’Impero venne suddiviso in Diocesi, ognuna delle quali raggruppava diverse province, che passarono ad essere governate da Vicari. Ogni Vicario era aiutato da un Duca, oltre ad esistere almeno un altro Duca per ognuna delle province che componevano la Diocesi.

Inoltre, i Duchi conservarono le loro competenze militari. Infatti, in ambito strettamente castrense, l’unico superiore dei Duchi era il Magister militum che, dopo la riforma militare di Costantino il Grande, divenne la massima carica militare dell’Impero. Una specie di generalissimo, come lo erano stati i Consoli durante la fase repubblicana.

Durante il regno dei successori di Diocleziano, come Costanzo Cloro, Massenzio e Costantino il Grande, venne mantenuto questo schema, con un’unica peculiarità. Consisteva nel fatto che gli Imperatori concessero titoli di Duca a persone vicine a loro e che formavano parte dei funzionari di corte e del seguito imperiale.

In tal modo, il titolo di Duca acquisì una condizione di onorificenza concessa dal potere del Sovrano, il che gli conferisce già alcune delle caratteristiche essenziali dei titoli nobiliari.

Con il passare del tempo, i Duchi ottennero il privilegio di poter trasmettere la loro condizione ai loro eredi.

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