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Durante il regime feudale era consuetudine storica acquistare titoli nobiliari. Attualmente, in virtù di determinate norme giuridiche è ancora possibile entrare in possesso di un titolo nobiliare feudale, non direttamente con un atto di compravendita ma tramite un procedimento legale.

Proseguendo con gli esempi storici di compravendita di titoli nobiliari, citeremo ora alcuni casi italiani.
L’acquisto di titoli nobiliari nei vari regni d’Italia fu un fenomeno comune, soprattutto al sud, data l’enorme tradizione feudale franconormanna. Ma anche al nord, in Lombardia ed in Piemonte.
Francesco Balsamo comprò il titolo nobiliare di Principe di Vellaccera.
Alberto Battista donò il titolo nobiliare di Conte di Loreto.
Gianni Settimo comprò il titolo nobiliare di Principe di Belmontino.
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Durante il regime feudale era consuetudine storica acquistare titoli nobiliari. Attualmente, in virtù di determinate norme giuridiche è ancora possibile entrare in possesso di un titolo nobiliare feudale, non direttamente con un atto di compravendita ma tramite un procedimento legale.

Citeremo una serie di esempi storici che dimostrano la realtà dell’acquisto di titoli nobiliari in Francia come autentici fatti storici. Avvennero tutti in epoche diverse, sotto re e dinastie diverse, e si riferiscono a ranghi diversi della gerarchia nobiliare.

Jean-Baptiste Tavernier comprò nel 1670 il Baronia di Aubonne.

Il titolo nobiliare di Marchese D’Acy, che era stato concesso nel 1668 da Luigi XIV, fue venduto nel 1719.

Il titolo nobiliare di Marchese di Bellenave, concesso da Luigi XIII nel 1635, venne venduto nel 1771.

Quest’abitudine di comprare titoli nobiliari si verificò anche tra sovrani. Così, possiamo citare l’esempio della Signoria di Montpellier, comprata nel 1349 da Filippo III di Valois a Giacomo III di Maiorca.

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Durante il regime feudale era consuetudine storica acquistare titoli nobiliari. Attualmente, in virtù di determinate norme giuridiche è ancora possibile entrare in possesso di un titolo nobiliare feudale, non direttamente con un atto di compravendita ma tramite un procedimento legale.

L’acquisto di titoli nobiliari fu una realtà storica e giuridica ampiamente diffusa nel corso dei secoli in Europa.

All’epoca del feudalesimo, era abituale la compravendita ed acquisizione della proprietà e del possesso dei titoli tramite meccanismi giuridici. Ovvero, il titolo non si trasmetteva solo agli ereti del titolare per mortis causa.

Spesso, molte grandi famiglie nobili acquisirono i loro titoli tramite compravendita e tramite altri atti giuridici.

Alla fine del feudalesimo e con l’avvento dell’Età Moderna, in Europa si svilupparono la banca, il finanziamento del circolante ed i prestiti. Questi fatti ebbero come conseguenza che, grazie ad un maggior accesso al finanziamento, molte persone ottennero i mezzi economici necessari per comprare titoli nobiliari. In quest’epoca ed in tutta Europa molti titoli vennero comprati o trasmessi tramite meccanismi giuridici.

Ben lontana dall’estinguersi, questa tendenza perdurò nei secoli successivi. L’acquisto di un titolo nobiliare divenne il mezzo per ottenere il successo sociale che, spesso, andava di pari passo con il successo nel mondo degli affari, pertanto divenne un’opzione molto ambita e, pertanto, molto diffusa. Soprattutto perché fu sempre possibile acquistare ed acquisire titoli nobiliari tramite meccanismi giuridici.

Questa opzione si manifestava anche in un altro modo nel caso delle persone proprietarie di titoli nobiliari e bisognose di ottenere denaro. Per queste persone una risorsa molto abituale ed utile era vendere questi titoli nobiliari o trasmetterli tramite meccanismi giuridici.

Nel XVIII e XIX secolo in tutta l’Europa aumentò l’acquisto di titoli nobiliari. Infatti, una volta consolidatasi come classe sociale la borghesia industriale e commerciale, molti borghesi volevano accedere alla nobiltà. L’unione di economia e nobiltà furono il culmine della vita e della carriera professionale di molti borghesi.

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Comprare titolo nobiliare di Visconte è un’opzione a disposizione dei nostri clienti. Se siete interessati contattateci, per favore.

Durante il regime feudale era consuetudine storica acquistare titoli di Visconte. Attualmente, in virtù di determinate norme giuridiche è ancora possibile entrare in possesso di un titolo nobiliare feudale, non direttamente con un atto di compravendita ma tramite un procedimento legale.

Il titolo nobiliare di Visconte, come la maggior parte degli altri della gerarchia nobiliare francese, ha le sue origini nel Tardo Impero Romano.

Per quanto concerne la sua etimologia, Visconte proviene dal termine latino vicecomes, che si riferisce ad un aiutante del Duca e del Conte, come ufficiale imperiale romano, responsabile del governo civile e militare di un territorio, normalmente ai confini dell’Impero. In questa epoca il Conte non era più esattamente il membro del seguito dell’Imperatore senza un determinato statuto giuridico o amministrativo.

I popoli germanici in generale ed i franchi in particolare non conoscevano il titolo di Visconte. La sua introduzione in Francia si dovette alla successiva influenza del Sacro Romano Impero, a partire da Carlo Magno. Ma non fu fino alla Dinastia Capetingia che cominciò a diffondersi più frequentemente. Concretamente, con il secondo Re di Francia di questa Casa, Roberto II il Pio, seppur ancora con carattere di ufficiale reale.

Con il trascorrere dei secoli, divenne un vero e proprio titolo nobiliare concesso dai re. Fu Filippo I, che regnò dal 1060 al 1108, a dare una configurazione nobiliare ereditaria definitiva al titolo nobiliare di Visconte.

All’interno della scala nobiliare, il titolo di Visconte si trova al di sotto di quello di Conte e al di sopra di quello di Barone.

Il titolo nobiliare di Visconte fu il più concesso, insieme a quello di Barone, durante il XVII e XVIII secolo dai re della Casa dei Borbone.

In questi secoli, i titoli nobiliari di Visconte acquisirono anche un carattere feudale che ne rese possibile la trasmissione tramite compravendita o altri mezzi giuridici, divenne così molto comune entrarne in possesso attraverso meccanismi legali.

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Comprare titolo nobiliare di Barone è un’opzione a disposizione dei nostri clienti. Se siete interessati contattateci, per favore.

Durante il regime feudale era consuetudine storica acquistare titoli di Barone. Attualmente, in virtù di determinate norme giuridiche è ancora possibile entrare in possesso di un titolo nobiliare feudale, non direttamente con un atto di compravendita ma tramite un procedimento legale.

Il titolo nobiliare di Barone occupa uno dei luoghi più rilevanti della tradizionale gerarchia nobiliare in Francia, se si considera che si tratta, senza dubbio, del titolo di cui vi è più abbondanza.

D’altra parte, una peculiarità specifica del titolo nobiliare di Barone rispetto a quelli di Duca, Marchese o Conte, sono le sue origini assolutamente feudali. Di conseguenza si può affermare che le sue origini si trovano nell’Europa feudale dell’Alto Medioevo e non nell’Impero Romano, nemmeno nel suo ultimo periodo storico. E nemmeno durante l’epoca dei merovingi, infatti questo titolo era sconosciuto tra i popoli germanici.

Il titolo nobiliare di Barone venne introdotto in Francia dall’influenza della Dinastia Carolingia che governò il Sacro Romano Impero a partire dall’incoronazione di Carlo Magno il 25 dicembre dell’anno 800.

Tuttavia, non furono i Baroni del Sacro Romano Impero, con imperiale, a diffondersi di più in Francia. Furono invece i Baroni di antica estrazione feudale a trovarsi a capo di un feudo, caratterizzato da un insieme di istituzioni giuridiche, la cui titolarità divenne ereditaria.

Oltre alla successione mortis causa, il titolo feudale poteva essere oggetto di compravendita, donazione o trasmissione tramite qualsiasi altro mezzo giuridico. Per secoli fu molto comune acquistare il possesso e la proprietà di questi titoli tramite meccanismi legali.

Furono soprattutto i re delle case di Valois e dei Borbone a concedere titoli di Barone, come titolo nobiliare ereditario per meriti nei confronti dello stato o per lealtà o devozione al Sovrano.

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Comprare titolo nobiliare di Conte è un’opzione a disposizione dei nostri clienti. Se siete interessati contattateci, per favore.

Durante il regime feudale era consuetudine storica acquistare titoli di Conte. Attualmente, in virtù di determinate norme giuridiche è ancora possibile entrare in possesso di un titolo nobiliare feudale, non direttamente con un atto di compravendita ma tramite un procedimento legale.

Il titolo nobiliare di Conte, nonostante le sue origini storiche si trovino nella fase politica del Dominato, durante il Tardo Impero Romano, si diffuse molto in Francia, per via dell’influenza carolingia e del Sacro Romano Impero.

Il Regno Franco originario non concedeva titoli nobiliari di Conte. Si dovette attendere alla fondazione del Sacro Romano Impero e all’avvento della Dinastia Carolingia per veder diventare comune il titolo di Conte in Francia.

Come precisato, per Conte si deve intendere, in questa fase storica, quell’ufficiale imperiale nominato dai suoi superiori gerarchici, normalmente il Marchese o il Duca, ma a volte anche dall’Imperatore stesso, incaricato delle funzioni di governo ed amministrazione di un territorio ai confini dell’Impero. Questo ruolo gli assegnava inevitabilmente anche il comando militare delle truppe imperiali in tale territorio.

In occasione della promulgazione di un Capitolare di Carlo il Calvo a Kierzy il 14 giugno 877, il titolo di Conte divenne ereditario.

Da allora, le varie dinastie regnanti in Francia, ovvero, la Carolingia, la Capetingia, la Valois e quella dei Borbone, concedettero il titolo di Conte a coloro che prestavano servizi allo stato o al Sovrano, facendo uso di questa prerogativa di grazia con piena libertà. Così, i Marchesi divennero un nuovo strato della nobiltà, con il corrispondente titolo ottenuto per concessione del re a titolo normalmente ereditario.

Durante il convulso XIX secolo francese, i due Imperi e le Case dei Borbone e di Orléans, continuarono a conferire il titolo nobiliare di Conte.

In questi secoli, i titoli nobiliari di Conte acquisirono anche un carattere feudale che ne rese possibile la trasmissione tramite compravendita o altri mezzi giuridici, divenne così molto comune entrarne in possesso attraverso meccanismi legali.

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Comprare titolo nobiliare di Marchese è un’opzione a disposizione dei nostri clienti. Se siete interessati contattateci, per favore.

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Abbiamo appena parlato delle origini del titolo nobiliare di Marchese che risalgono all’ultima fase storica dell’Impero Romano d’Occidente. Ora ne risalteremo le caratteristiche più rilevanti in Francia.

Alla fine del V secolo dell’Era Cristiana, in concomitanza con la deposizione dell’ultimo Imperatore di Roma, Clodoveo I divenne il Re dei Franchi nell’anno 481. Mise in pratica una politica espansiva, lottando contro i tedeschi ad est e contro i visigoti a sud, sconfiggendoli entrambi ed ampliando i confini del suo Regno. A Clodoveo I si deve anche la conversione dei franchi al cristianesimo, dopo che il Re venne battezzato il 25 dicembre 496 da San Remigio, Vescovo di Reims. Fu opera sua anche il trasferimento della capitale a Parigi, a partire dall’anno 507.

La nobiltà franca originaria si basava, come era comune tra i popoli germanici, sull’appartenenza a diversi clan familiari per mezzo di legami di sangue.

Ma dal 768 il Regno franco fu sottoposto a profondi cambiamenti politici ed istituzionali. In tale anno cinse la corona Carlo Magno, che sarebbe poi diventato, dall’anno 800, Sacro Romano Imperatore. Da allora, il titolo di Marchese, quale ufficiale imperiale investito di questo titolo e dotato di poteri governativi, amministrativi, giudiziari e militari, si diffuse enormemente con l’espansione dell’Impero.

La trasformazione del titolo di Marchese in nobiliare, come concessione dei re con carattere ereditario, si consolidò alla fine della dinastia dei Carolingi e si mantenne, con carattere crescente, nel corso dei secoli, durante i regni delle dinastie dei Capetingi, Valois, e dei Borbone.

In questi secoli, i titoli nobiliari di Marchese acquisirono anche un carattere feudale che ne rese possibile la trasmissione tramite compravendita o altri mezzi giuridici, divenne così molto comune entrarne in possesso attraverso meccanismi legali.

Nel XIX secolo, durante il Primo Impero, la Restaurazione Borbonica, l’ascesa al trono degli Orléans ed il Secondo Impero, fu anche comune la concessione del titolo nobiliare di Marchese.

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Comprare titolo nobiliare germanico è un’opzione a disposizione dei nostri clienti. Se siete interessati contattateci, per favore.

Durante il regime feudale era consuetudine storica acquistare titoli nobiliari. Attualmente, in virtù di determinate norme giuridiche è ancora possibile entrare in possesso di un titolo nobiliare feudale, non direttamente con un atto di compravendita ma tramite un procedimento legale. Ci riferiamo a titoli di Barone, Conte o Marchese.

La società, come quella romana, si suddivideva fondamentalmente in uomini liberi e schiavi, in base a se si possedevano diritti politici e civili e alla possibilità di agire secondo la legge.

Tra gli uomini liberi, la nobiltà formava un gruppo indipendente, con uno status diverso, al quale si poteva appartenere solo ed esclusivamente per legami di sangue. Era il sangue, senza eccezioni, a determinare l’appartenenza alla nobiltà. Come in altre culture, la nobiltà si situava sulla cima della piramide sociale.

La nobiltà germanica evolse da un clan primitivo ad essere formata da persone con titoli di Duca, Marchese, Conte o Barone, concessi da Re, Principi e Sovrani.

La nobiltà germanica era fondamentalmente un’aristocrazia guerriera. Le famiglie costituivano una specie di clan di guerrieri addestrati e attrezzati per la guerra, in cui di solito combattevano.

A capo del clan c’era la figura del capo o comandante, un altro elemento della tradizione germanica che si mantenne nel corso dei secoli. Oltre ad essere il capo famigliare del clan, era anche il comandante militare di tutti i guerrieri sul campo di battaglia.

In epoca precedente all’influenza romana, i clan nobiliari germanici erano meno influenzati da Roma. Ma, con il passare dei secoli, la nobiltà, senza perdere il suo sostrato originario basato sui legami di sangue, dovette convivere con una nuova nobiltà, con titoli, basata sulla conferimento di distinzioni da parte dei capi. Questa fu l’origine dei primi titoli nobiliari.

Nel corso dei secoli successivi ebbe luogo un fenomeno che poco a poco divenne abituale: l’acquisto di titoli nobiliari. Tramite meccanismi legali divenne frequente l’acquisto di titoli nobiliari o la loro acquisizione tramite meccanismi giuridici.

Comprare titolo nobiliare germanico è una specialità del nostro Studio Legale. Se siete interessati, contattateci, per favore, ed uno dei nostri professionisti si metterà in contatto con voi.

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Durante il regime feudale era consuetudine storica acquistare titoli nobiliari. Attualmente, in virtù di determinate norme giuridiche è ancora possibile entrare in possesso di un titolo nobiliare feudale, non direttamente con un atto di compravendita ma tramite un procedimento legale. Ci riferiamo a titoli di Barone, Conte o Marchese.

La struttura sociale e la nobiltà presentano caratteristiche abbastanza comuni in tutti i popoli germanici. Vedremo come la nobiltà evolse dai clan familiari delle sue origini ad una classe sociale formata da persone con titoli nobiliari di Barone, Conte o Marchese, concessi da Re, Principi e Sovrani.

La morte dell’Imperatore Teodosio I il Grande all’inizio dell’anno 395 pose fine all’ultimo gran regno che conservò fermamente il potere e l’autorità dell’Impero al di là dei suoi confini. Inoltre, aprì le porte alla divisione dell’Impero, che si suddivise in Impero d’Occidente e in quello d’Oriente, che alcuni secoli dopo venne chiamato Impero Bizantino.

Gli eredi di Teodosio divennero i sovrani dei due nuovi imperi. Onorio divenne Imperatore d’Occidente, e trasferì la capitale da Roma a Ravenna nel 402, ed Arcadio Imperatore d’Oriente con la sua capitale a Costantinopoli.

Diversamente dall’Impero d’Oriente, quello d’Occidente soffrì enormemente per mantenere la sicurezza ai suoi confini a causa della crescente minaccia espansiva e belligerante dei popoli germanici, provenienti dalle sponde orientali del Reno e del Danubio.

Così soffrì costanti invasioni e saccheggi, come le invasioni della Gallia da parte dei vandali nel 406 e quelle d’Italia durante il V secolo d.C., in cui Roma stessa venne saccheggiata tre volte.

Nel 410 avvenne il primo saccheggio da parte dei Goti, durante il regno dell’Imperatore Prisco Attalo. Nel 455 avvenne il secondo saccheggio, questa volta opera dei vandali, sotto il regno dell’Imperatore Petronio Massimo. Infine, nel 476 vi fu l’ultimo saccheggio di Roma, che pose fine all’Impero Romano d’Occidente. Odoacre, comandante degli Eruli, depose l’ultimo Imperatore, Romolo Augusto.

A partire da questo momento, una volta scomparse sia l’autorità che le istituzioni politiche dell’Impero, l’Europa era dominata dai popoli germanici. Questi popoli, nonostante avessero ricevuto per secoli l’influenza di Roma, possedevano una struttura sociale, una classe nobiliare e delle consuetudini proprie, diverse da quelle romane e con la peculiarità di essere abbastanza comuni alle varie famiglie e stirpi di tutti questi popoli germanici.

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Comprare titolo nobiliare di Barone è un’opzione a disposizione dei nostri clienti. Se siete interessati contattateci, per favore.

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Il titolo nobiliare di Barone fece parte per secoli della scala nobiliare italiana.

Si tratta di un titolo intermedio tra quello di Visconte e quello di Signore, dal carattere prettamente feudale.

A differenza di altri titoli nobiliari, le sue origini si trovano più nel Feudalesimo che sorge in Europa dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente, che nell’Impero stesso. Ma prima che il Feudalesimo gli desse il suo carattere definitivo, il termine Barone esisteva già tra i popoli germanici che premevano sulle frontiere dell’Impero.

Etimologicamente, Barone proviene dal vocabolo germanico Baro, che significa guerriero. Tra i popoli germanici lo status di guerriero potevano possederlo solo gli uomini liberi, cioè, non schiavi, dato che il portare armi era un privilegio di nascita e, di conseguenza, trasmissibile. Questo termine, con il trascorrere dei secoli, passò al latino Baro, Baronis.

Il titolo nobiliare di Barone si diffuse molto nel Sacro Romano Impero, ingrandito da Carlo Magno e dai suoi superiori.

Così, i Baroni si vincolarono sin dagli inizi del Sacro Romano Impero all’aristocrazia agraria che popolava le varie regioni e provincie imperiali. Divenne popolare il termine Freiherren per riferirsi ai Baroni. I titoli nobiliari di Barone erano ereditari, pertanto venivano trasmessi ai loro successori.

Venivano spesso trasmessi anche tramite compravendita, donazione o altri mezzi utilizzati per cedere terre feudali, dalle quali il titolo non poteva essere separato giuridicamente. Per secoli esistettero molti di questi trasferimenti realizzati tramite meccanismi legali di diritto privato.

Un altro mezzo per ottenere un titolo nobiliare di Barone era su concessione imperiale a un Cavaliere dell’Impero. Questi Cavalieri erano una dignità equestre, alla quale non venne riconosciuto il carattere nobiliare fino all’anno 1650, per volontà dell’Imperatore Ferdinando III.

Il titolo nobiliare di Barone fu molto comune anche nel sud Italia. Le Case degli Asburgo e dei Savoia in Sardegna, come i rami spagnoli degli Asburgo e dei Borboni a Napoli e in Sicilia concedettero molti titoli nobiliari di Barone. Spesso, nella loro duplice qualità di Monarchi dei loro regni originari e di questi territori del sud Italia, molte di queste concessioni vennero effettuate a Vienna, Torino o Madrid.

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